Il Naviglio
(Bialera)
LA STORIA*
La Bialera, e' la piu' grande opera mai realizzata dai Druentini, si tratta di
un canale artificiale che preleva le acque dalla Stura nei pressi del comune di
Balangero, e attraverso i territori di Cirie',Robassomero,Cafasse,Fiano, S.Gillio
e la distribuisce all'interno del territorio comunale.
Sul Naviglio, esiste un accurata indagine storica compiuta dall'avvocato Federico Rolfo
nel 1924 per incarico del municipio, dal titolo :
"Monografia storica del Naviglio",
di tale documento, non esistono piu' copie a disposizione, essa e' pero' integralmente
riportata nel libro "Druent Appunti di storia" di C. Marocco, personalmente,
ho dei forti dubbi sulla sua reale fruibilita' essendo in gran parte costituita da stralci
di documenti scritti in latino, comunque in futuro, sarebbe mia intenzione riportarla
integralmente in una pagina di questo sito.
per ora, mi limitero' a riassumerla brevemente.
Druent fu' fondata nel 1260, piu' precisamente la popolazione che si era stanziata in quel
territorio, fu eretta a Comune.
Artefici, ne furono i fratelli Guglielmo e Giovanni Aynardi ed i primi statuti della
comunita' furono approvati da Amedeo V di Savoia.
Trascorsero due secoli, ma la comunita' non prosperava, anzi le cose andavano sempre
peggio, la mancanza, in particolare di mezzi di irrigazione ne ostacolava lo sviluppo.
Nel 1451 Druent prendeva la decisione, che doveva consolidare il suo avvenire : La costruzione
del Naviglio.
In seguito ad una supplica presentata al Consiglio del Duca di Savoia, ottenne i necessari
permessi ed i lavori furono iniziati, non esiste un documento ufficiale che attesti
la concessione del permesso, ne' l'inizio dei lavori, il primo documento relativo e'
una quietanza datata 24/11/1461 del consignore di S.Gillio per il pagamento del corrispettivo
dovuto per il passaggio del naviglio attraverso il suo fondo.La sua costruzione, sia per
la primitivita' dei mezzi utilizzati, sia per le difficolta' create dai governanti
dei territori venivano attraversati,(il piu' agguerrito dei quali fu un certo Tommaso
Arcatore, signore di Fiano) duro' per piu' di 60 anni :
dal 1451 al 1512 !
Da quel momento, la storia di Druento e' segnata dalle diatribe con i paesi attraversati
dal naviglio, che ne aprivano gli argini, in modo di poter usufruire abusivamente dell'acqua(Nel
1550, una protesta dei Druentini venne addirittura inviata al Re di Francia, Enrico II essendo
il piemonte sotto dominio Francese a quel tempo, il quale emano' un editto in data
18 luglio 1553 minacciante le piu' severe a coloro che avessero ardito approppriarsi
delle acque del Naviglio).
Nel 1571, fu ordinata la costruzione di un nuovo braccio che dipartendosi dal naviglio
poco sotto Druent, doveva condurre le acque al Parco Reale costruito nei pressi della
reggia di Venaria, voluto da Emanuele Filiberto, che fu' talmente devastato dai Francesi durante
l'assedio di Torino del 1706, da persuadere
i Savoia succedutisi in seguito a non ricostruirlo.
Questo fece si' che l'integrita' delle sponde del naviglio divenne interesse della Casa
Reale !
Ne e' conferma, l'editto del 25 maggio 1576, con il quale Emanuele Filiberto, Duca di
Savoia autorizza i Druentini a prelevare il materiale necessario alla riparazione/manutenzione
degli argini direttamente in loco (previo pagamento del materiale, naturalmente), vieta
a chiunque di tagliare legna sulle sponde e diffida chiunque a danneggiare gli argini
pena il pagamento di 25 scudi.
Ma l'elenco degli editti, potrebbe continuare a lungo, basti dire, che negli archivi di
Druent che si riferiscono al Naviglio,si trovano documenti di Emanuele Filiberto,Carlo
Emanuele I,Vittorio Amedeo II,La Feuillade,capo supremo dell'esercito Francese assediante
Torino nel 1706.
Molta importanza assunse anche il ruolo di affluente per i Giardini reali, Carlo Emanuele
II, infatti nel 1660 ordino' il potenziamento della portata, ad opera della comunita' Druentina,
e secondo le indicazioni del Conte Amedeo di Castellamonte, celebre ingegnere dell'epoca,
che costrui' nientemeno che il Palazzo Reale,Piazza S.Carlo e l'Ospedale S.Giovanni.
Grossi rischi, procuro' il Naviglio, anche ai sindaci che si succedettero alla guida
di Druent, tra la fine del 1600 e l'inizio del 1700, quando Torino, fu messa sotto assedio
dalle truppe Francesi, e contemporaneamente l'imbocco del Naviglio sulla Stura, fu rovinato
da un inondazione, lasciando a secco i contadini, ma anche l'esercito assediante, essi vennero
infatti minacciati di "execution militaire"!
il tutto si risolse piuttosto rapidamente, visti i presupposti, forse
per la prima volta Druent e Cafasse trovarono rapidamente un intesa !
*Liberamente tratto dal libro : "Druent
appunti di storia" di Carlo Marocco
- Tipografia Commerciale s.r.l. - 1994